Coronavirus e Architettura:
Può l’architettura sostenibile avere i mezzi per risollevare l’economia del paese?
A quasi un mese dal decreto #iorestoacasa, che ha chiesto a molti italiani di limitare gli spostamenti e ha imposto la chiusura temporanea di diversi esercizi, le città si sono fermate e la qualità dell’aria ha rivelato livelli di buona qualità.
Tabella indici qualità dell’aria registrata quotidianamente dalla centralina Arpa di Saronno
Oggi, nonostante la situazione di pandemia globale, non dobbiamo dimenticarci del dibattito sul clima, che prima di questi mesi stava entrando nelle case di molti italiani. La necessità di ridurre le emissioni del patrimonio immobiliare esistente e l’impellente bisogno di ripensare le funzioni sociali, economiche e culturali della città, rendono indispensabile un processo di innovazione. Dobbiamo quindi iniziare un’operazione di cambiamento culturale, accrescere la professionalità e sfruttare le situazioni favorevoli del mercato e i bonus fiscali.
Stiamo parlando di un mercato che ha un valore stimato di almeno 100 miliardi di euro, soldi che servirebbero a far ripartire il Paese, andando verso la direzione della sostenibilità ambientale e del miglioramento delle condizioni del pianeta. Va ricordato che l’efficientamento energetico è un investimento e non una spesa. In questi giorni abbiamo visto la tempesta scatenata sulle borse, gli indici calati del 30% in un mese, i risparmi azzerati, se avessimo destinato una parte di quelle ricchezze in investimenti per le nostre abitazioni, avremmo avuto un ritorno dell’investimento, migliorando la classe energetica dell’edificio. L’appartamento si sarebbe rivalutato e non avrebbe subito le oscillazioni dei mercati finanziari.
Per quanto concerne gli interventi di riqualificazione, essi devono essere di tipo integrato, cioè riguardare sia l’involucro edilizio (cappotto termico e serramenti) sia l’impianto (caldaia, pannelli solari e fotovoltaici), perché solo lavorando in entrambe le direzioni è possibile massimizzare l’efficienza energetica e il conseguente risparmio. Realizzare interventi coordinati sul sistema edificio-impianto, per ottenere le migliori prestazioni energetiche, dalla riqualificazione degli edifici esistenti, sono un’opportunità economiche e sociale che dobbiamo sfruttare. Il risparmio energetico unitamente alle detrazioni fiscali, permetterebbe di ripagare l’intervento in meno di 10 anni.
Osservando la situazione attuale, se quando torneremo alla vita di sempre, si modificassero un po’ le nostre abitudini e si iniziasse a sommare un processo di riqualificazione energetica degli edifici si potrebbe raggiungere risultati inimmaginabili.
Arch. Mario Paleardi